Si tratta di un percorso di 3 km, adatto per escursioni. Il percorso è ruvido in alcuni punti e richiede la nostra attenzione. Calcolate anche il tempo di ritorno seguendo lo stesso percorso.
Partenza: Avlaki – Katonisi
A Katonisi, ai margini della spiaggia di Panagia, c'è la posizione Avlaki (Avlàki), dove una volta le barche si usavano per sbarcare i pellegrini della Vergine Maria. È una roccia in mare che assomiglia ad un molo naturale. A destra e a sinistra l'acqua è profonda, mentre nel mezzo l' acqua è poco profonda formando così un canale.
Passiamo il primo capo (Kàvos Kassèllas), che si trova di fronte all' omonima isola, e seguiamo il sentiero sabbioso.
Più al sud troviamo Drizous (Drìzous), un luogo pieno di grotte e terreno roccioso. Qui c'era acqua dolce accumulata in vasche naturali. Tutta questa zona si chiama Kakovraha (Kakòvraha, che significa rocce cattive). Έ abbastanza impervia e si deve stare attenti.
Poi, avvicinando Fidospilia o Fidospilo (Fidospilià o Fidòspilo), possiamo cercare i fossili sulle rocce.
Dopo aver superato una calcara rovinata, troviamo la piccola cappella di Agios Dimitrios (Άgios Dimìtrios).
Le rocce che si alzano sono chiamate Fidospilia o Fidospilo (significato serpente). È una grotta misteriosa, sconvolgente e inesplorata. Secondo le testimonianze dei locali, la grotta communica con il mare. Qui si possono ammirare diversi fossili.
Proseguendo accanto alla spiaggia, prima dell' isola di Agliftis (Aglìftis), incontriamo Alatsospilies (Alatsospiliès), un punto dove si formano le teglie di sale naturali. Nelle grotte di questa zona i pastori mettevano i loro animali.
Continuiamo a sud, dove il sentiero diventa più liscio, e ci troviamo al mare, sulla spiaggia di Agliftis (Agios Glyptis) e l'isola omonima. Una vecchia rete stradale che parte dalla riva di Agliftis e si sbiadisce nel mare, segna il grande valore storico di questo luogo.
Là si trova la pittoresca e solitaria chiesetta di Agios Patapios (Άgios Patàpios), costruita nel 1960.
Alla fine della spiaggia di Agliftis, vicino al lido c'è un pozzo da cui si può bere acqua dolce. C'è anche un recinto piatto con un grande cedro salino (tamarix) sotto l'ombra di cui si può riposare.
Dopo di che c' è una spiaggia sabbiosa chiamata Ammouditsa (Ammoudìtsa).
L' ultima fermata della destinazione sono le coste sud-occidentali primitive con bellezza naturale selvaggia nella zona chiamata Cholokouras o Chourhoulakias (Cholokoùras o Chourhoulakiàs) piena di pietre bianche e grigie rotonde.
fonti
Mentis, K., 1994, S. Peloponneso e le sue isole "smigopelaga". - Il Peloponneso meridionale e le sue isole "smigopelaga", Elafonissos: Biblioteca di Elafonissos / Biblioteca di Elafonissos
Ginnasio di Elafonissos, anno scolastico 2011-2012, Storie di Elafonissos (Miti e credenze sui nomi dei luoghi della nostra isola)
http://elafonisos.gov.gr